Il Percorso di Formazione 2025 di Satsang:
“Poesia, Magia e Sapienza nel mondo antico”.
La mia formazione è fondata nella filosofia non duale, perciò le Scritture Sacre e la dottrina tramandata hanno un ruolo ben preciso di orientamento sul cosa e il come il Dharma deve essere realizzato, ma tutto deve coincidere con la realizzazione interiore e fondarsi sull’esperienza diretta, il rapporto personale con il Guru e la pratica. Non ci sono altri mezzi validi di conoscenza, riguardo alla conoscenza spirituale. Su questa base, ho scelto un filo conduttore, che ci inizia all’esperienza meditativa della Poesia, uno dei fondamenti della conoscenza sacra arcaica, che si fonda sulla Meditazione profonda, sull’ascolto del Sè e il dialogo con l’Assoluto. L’ascolto della Poesia sacra, che investiva il ruolo di istruzione diretta e di veicolo immaginale nella formazione del percorso del sacerdote e dell’iniziato antichi, può richiamare quel risveglio dello Spirito, del discernimento spontaneo, basato sulla verità interiore e la potenza creativa che abita nel proprio silenzio, nel cuore. La meditazione, dicevano gli yogi, è come quando un bambino è assorto nel gioco e non si accorge più di nulla; è come quando si devono sfregare con forza due pezzi di legno per accendere il fuoco, con la concentrazione attenta a cogliere lo scoccare della scintilla; infine, è come quando l’amato e l’amata sono uno nella braccia dell’altro e non esiste più alcuna separazione, niente che accada al di fuori, niente che possa inquinare quella beatitudine…
La Poesia sacra ha il potere di condurre in quello stato di beatitudine, di convocare gli Dei nel cuore del poeta, di suscitare il divino dentro di lui, creativo, traboccante, immortale, colmo di potenza e di luce, di dare voce a chi non l’ha mai avuta, all’Essere che tutto ha veduto senza essere visto, che tutto ha sentito senza essere percepito, che tutto ha ascoltato senza essere udito, il Conoscitore di ogni cosa, la propria condizione onnisciente, autentica, sempre viva, sonante, senza superiori. Il Sabad, la Parola che è Coscienza autoluminosa, illuminante. La fonte interiore della vita inesauribile.
“All’apice del cielo, la Parola [Sabad] emerge in luce. / Lì lo gnostico comprende il Senza Forma.”
“Accogliendo il Sabad, la dualità finisce”.
(Sri Guru Gorakhnath, Gorakh Bani)