Gorakhnath fa una ricostruzione virtuale dei passaggi graduali della manifestazione della Shakti. Il primo stato è Pura Volontà, Iccha, eternamente presente nell’assoluto e indistinguibile dall’assoluto stesso. Il secondo stadio è una pulsazione sottile, dovuta all’energia stessa, dà origine alla Para Shakti, la Suprema. Il terzo stadio caratterizzato dalla vibrazione, dà luogo all’apara Shakti, la vibrazione è quindi la shakti ma con una caratteristica di differenziazione dall’immobilità primordiale, e perciò è detta A-para, non suprema. Quindi la Sukshma shakti, la shakti del corpo sottile, il corpo sottile cosmico, ha origine dalla vibrazione precedente. Dalla sottile, emerge infine Kundalini, che è della natura della consapevolezza, sensazione e volontà.
Gorakh dice che uno yogi non può dirsi tale se non ha conosciuto prima il corpo, con “le nove porte e i centri (Chakra), le sedici basi (adhdra), i 300000 canali (nadi), le cinque guaine (vyoma). Come può ottenere la perfezione lo Yogi che non conosce il proprio corpo come una casa sostenuta da una colonna, con nove porte, presieduta da cinque divinità tutelari?”
Nel Siddha Siddhanata Paddhati sono elencati e descritti nove Chakra che realizzano l’ascesa dell’energia disposta nel corpo vivente (Kundalini) nella sua dimensione trascendente, secondo un modello originale, più antico e strettamente esoterico, rispetto a quello popolarizzato dalle scritture tantriche importate in occidente nel secolo scorso. Questa espressione della meditazione dei Centri è fortemente orientata alla percezione sottile del corpo, e a promuove e sostenere il livello più elevato della meditazione, che si risolve nella liberazione, ovvero nella realizzazione della identità di Shiva Shakti, l’unità suprema. Kundalini, che è la forma della Shakti, o manifestazione del divino, che è incarnata nei corpi viventi, risale per sua natura la colonna centrale attraverso le forme del suo stesso divenire, per ricongiungersi alla sua Origine divina, Dio stesso, Shiva, da cui è emanata (senza una vera e propria differenziazione, piuttosto come una espansione dell’energia stessa) in un movimento indipendente e spontaneo. Queste meditazioni hanno il potere di offrire una esperienza vivida, sensoriale e vibrante della “risalita” e della natura non duale, divina e immanente della presenza di Dio nella forma del corpo vivente.